FUNZIONAMENTO
Il processo di depurazione dell’aria con carboni attivi è definito adsorbimento. La tecnologia dell’adsorbimento si fonda sulla proprietà dei carbone attivi di trattare la maggior parte di Composti Organici Volatili – C.O.V. Esso avviene grazie alla particolare caratteristica dei carboni attivi di possedere una grandissima microporosità, difficilmente immaginabile, che può raggiungere oltre 1500 m2 per grammo di carbone. I pori microscopici si sviluppano in profondità diminuendo man mano la loro sezione fornendo uno sviluppo superficiale di contatto estremamente vasto. Il carbone attivo è prevalentemente di origine vegetale che opportunamente lavorato e trattato assume forme di granuli, scaglie o cilindretti, questi ultimi aventi dimensioni di qualche millimetro. I filtri/adsorbitore a carboni attivi vengono impiegati nel settore industriale su impianti di processo e di risanamento dell’ambiente di lavoro per la tutela della qualità dell’aria, per esempio, nei settori: Rimozione/recupero solventi o miscele di solventi Depurazione dell’aria da processi produttivi Disoleazione di aria compressa Deodorazione di aria esausta e gas di sfiato condizionamento Il carbone è contenuto in pannelli, tasche, cartucce o semplicemente inserito in contenitori di calcolate dimensioni formanti il “letto” di attraversamento del fluido gassoso contenente l’inquinante da adsorbire. Il funzionamento dei filtri a carbone attivo si basa sul processo di adsorbimento, ovvero sul fenomeno di diffusione molecolare tra i componenti in fase gassosa – C.O.V. - ed un substrato solido - carbone. Le capacità adsorbenti del carbone attivo sono particolarmente indicate per l’abbattimento di composti organici con peso molecolare compreso tra 50 e 200; Composti organici con peso molecolare minore non vengono adsorbiti sufficientemente a causa delle piccole dimensioni. La capacità di adsorbimento viene espressa in peso percentuale ovvero in Kg di contaminante organico adsorbito per 100 Kg di carbone attivo impiegato. Tale capacità è compresa tra valori minimi di 1% fino a valori massimi del 30%. L’efficienza dei filtri a carbone attivo è condizionata da una serie di parametri quali il peso molecolare e la concentrazione degli inquinanti, la temperatura, l’umidità, la pressione e la presenza di particolato nel flusso da trattare. La presenza di particolato, andando a ridurre le microporosità del carbone, ne riduce l’efficienza di adsorbimento pertanto esso va catturato a monte con opportuni prefiltri. A temperature e umidità relativa contenute gli adsorbitori a carbone attivo offrono le migliori prestazioni, per questo è consigliabile lavorare con temperature inferiori a 50° e umidità relativa non superiore al 70% ed ovviamente con velocità di passaggio del fluido gassoso attraverso il “letto” di carbone e con tempo di contatto rigorosamente calcolati. Ideale, tra le altre, per operazioni di: - Lavaggio a secco con COV o COC - Stampa, Verniciatura, Impregnazione, Spalmatura, Resinatura, Adesivizzazione, Accoppiatura, Tampografia e Litografia di substrati di vario tipo con prodotti a solvente; - Produzione vernici, collanti, adesivi, pitture e/o prodotti affini con solventi; - Manufatti in vetroresina, accessori in resina poliestere e in altre resine polimeriche.